PCA International
laboratorio di progettazione coordinata e integrata

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MPC, Interazioni – principi e metodi della progettazione architettonica
Clean ed., Napoli 1997, 203 pp.

Assunti base attraversano l’intero ragionamento: qualità e disegno dello spazio urbano sono insiti nel progetto di ogni edificio; la struttura profonda di ogni progetto è nella simbiosi signi ficato / espressione / utilità; in ogni intervento coesistono, in attenti squilibri, innovazione e conservazione.

Il testo si sviluppa in due parti. Nella prima, tesi e riferimenti articolano cinque gruppi di argomenti, ragioni simultanee nella costruzione del progetto: principi e significati; espressioni e forma architettonica; organizzazione funzionale; architettura e logica delle tecnologie; gestione del progetto. Progettare significa saper sbagliare, distaccarsi da ogni ottica di settore: nella sua sostanza la progettazione è – per antonomasia – disciplina delle intersezioni. Le indicazioni di metodo contenute nella seconda parte intersecano pratica del costruire e didattica universitaria. Sviluppano sequenze che occhieggiano  programma, articolazioni di compiti  e scenografia con cui un regista si accinge a girare un film; o gli accordi che precedono un concerto e l’azione del direttore d’orchestra; o che adottano metafore dal gioco degli scacchi, dove le logiche di relazione che ogni pezzo riesce a stabilire prevalgono sulle sue qualità intrinseche. Antichissimo gioco: confronta sistemi di scelte, strategie duttili nell’intuizione continua di contesti in divenire influenzati da quelle avversarie. Dispone di consolidate “teorie delle aperture” (guidano per un numero elevato di combinazioni iniziali) e “teorie dei finali” (indagano la fase conclusiva, quando restano in gioco pochi pezzi, esaltati nelle loro potenzialità) . La parte centrale non ha codificazioni: infinite combinazioni consentono ad un esperto di sconfiggere sofisticati computer.

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