PCA International
laboratorio di progettazione coordinata e integrata

2002 – Beijing, Olumpic Green

2002 – Beijing, Olumpic Green

TYPE public open spaces / culture and leisure facilities
CLIENT Bejing Municipal Planning Commission
YEAR 2002 international competition
PROJECT with Lou Zhong Heng, Raylab, Itaca, Sediter, CISUT
VIDEO Terlizzi – KOCO2, istallazione multimediale
EXHIBITION Beijing 2002 / Bologna SAIE – Costruire sostenibile l’Europa

DESCRIPTION

I giochi olimpici 2008 a Pechino generano un ampio programma di trasformazione urbana che ha cardine fondamentale nel villaggio olimpico oggetto di concorso internazionale. Cerniera fra urbano consolidato e nuova espansione scandita da assi viari, autostradali e ferroviari, l’area si dispiega a ridosso dell’antiche mura a nord del centro storico seguendo l’asse della Città Proibita. Due distinte condizioni di utilizzo: “during the games”, legata allo svolgimento delle Olimpiadi con le residenze degli atleti, impianti sportivi, sale espositive, uffici ecc.; l“after the games”, con versatilità dell’intervento dopo l’evento sportivo quale nuovo polo a scala urbana -culturale, direzionale, turistico- adeguato alle esigenze di una città che aspira a divenire una delle capitali mondiali.

Cardine della proposta è la continuità di percorsi, spazi connettivi, zone a verde: un’ininterrotta connessione pedonale che, nel continuare idealmente il tracciato della Città Proibita, attraversa l’area nord-sud costituendosi come Central Park assiale. Spazio polifunzionale dall’elevato valore aggregativo e generato dall’intreccio sinergico di elementi naturali e antropizzati, si conclude nella collina artificiale a nord, piantumata a “foresta”, punto panoramico di visione della città, con riciclo degli scavi di cantiere. Elemento ordinatore un tortuoso canale che -da una visione aerea- nell’intersezione di essenze arboree e giochi d’acqua, assume le sembianze di un drago. Simbolo della tradizione orientale, la sua testa, con la criniera generata da un sistema di cascate e un “occhio” capace di emettere lampi di fuoco verso il cielo, coincide con il rialzo artificiale della altura. Al “parco” si relazionano tutti gli edifici; emergono due coppie di grattacieli a cucchiaio.

Quasi a controbilanciare la loro altezza. gli impianti sportivi a est sono in “crateri” nel terreno che esaltano l’idea della modellazione orografica del suolo. Tutto è incentrato sulla “plasticizzazione” del terreno, corrugazioni, tagli, squarci, scavi, ondulazioni ecc. con un disegno paesaggistico dinamico coinvolgente e comunicativo, capace di ammorbidire la rigidità urbana con giaciture sinuose, di relazionarsi con la matrice storica della città. Si genera un sistema sostenibile a grande e piccola scala con strategie logistiche, gestionali ed energetiche integrate ai trasporti (linee della metropolitana connesse ai parcheggi; arterie stradali interrate per ridurre emissioni CO2); nell’attenzione al controllo del terreno di scavo; nella creazione di un sistema energetico integrato basato sull’eolico, camini di sole, ventilazione naturale ecc.

PROJECT BIBLIOGRAPHY
– Mario Pisani, Pica Ciamarra Associati Frammenti / Fragments, L’Arca Edizioni, Milano 2003, pp. 86-89.
Pica Ciamarra Associati, Italy, , n. 90, Hong Kong 2003.
– Quaderni di architettura naturale n°05/2009 – Pica Ciamarra Associati – Eteronomia dell’architettura, a cura di Federico Verderosa,Errebi Grafiche Ripesi srl. Falconara (AN), 2009, pp.32-33.