PCA International
laboratorio di progettazione coordinata e integrata

2007 – Formia, Ospedale del Golfo

2007 – Formia, Ospedale del Golfo
TYPE Hôpitaux
CLIENT ASL Latina
YEAR 2007 – concorso in due fasi, 3°posto
PROJECT avec THP, A. de Siena, R. De Angelis
consultants : prof. Ing. G. Carrara – ing. F. Meoli, prof. Dott. S. Canonico, dott. F. Mastrilli, dott. G. Mesolella, dott. L. Burzi

Il nuovo Ospedale del Golfo è previsto in area particolarmente delicata sotto il profilo ambientale e paesaggistico, delimitata a valle dalla linea ferroviaria nazionale ed a monte dalla via Appia; i limiti est ed ovest coincidono con viabilità secondarie ortogonali alla viabilità primaria. Il dislivello interno all’area facilita l’articolazione volumetrica e consente che il livello principale di riferimento sia sostanzialmente baricentrico all’interno del complesso, quindi capace di ottimizzare le relazioni interne fra le parti del futuro complesso ospedaliero.
Questo prevede verso valle – quindi nella più favorevole posizione di esposizione e panorama – 4 livelli destinati a degenze, al di sopra del pianterreno destinato alle residenze speciali richieste. Ciò consente di adottare in questo specifico corpo di fabbrica maglie strutturali di ampiezza non così rilevante come quelle opportune nelle zone ospedaliere, con reti impiantistiche coincidenti, evitando quindi l’abituale sovrapposizione di diverse tipologie spaziali con diverse esigenze dimensionali e tecnologiche. Inoltre il fronte verso valle, opportunamente distanziato, a fini di protezione acustica dalla ferrovia e dalla strada ad essa adiacente, prevedere una continuità di “giardini verticali” capaci di captare il sole nelle stagioni invernali e di proteggere dal sole in quelle estive.
L’andamento sinuoso del fronte, che rintraccia memorie nelle diversità di direzioni della costa, dei tracciati viari e delle preesistenze catastali, introduce nel paesaggio un’immagine riconoscibile ed al tempo stesso mitigata, per materia e per forma, che travalica il limite dell’edificio e si sgrana all’esterno, con ipotesi di coinvolgimento di alberature nelle aree limitrofe. Ne deriva un’immagine paesaggista di straordinaria efficacia.

I principi generali che hanno guidato la progettazione della struttura ospedaliera sono stati la razionalità dei percorsi, la flessibilità degli spazi ed una sua integrazione nell’ambiente. L’impianto distributivo-funzionale della soluzione progettuale si basa su alcuni elementi metodologici:

– La distribuzione delle funzioni e la razionalità degli spazi, sia per quanto attiene alle relazioni tra questi, sia per la dotazione e qualità degli spazi medesimi in rapporto alle funzioni ospitate, e conseguente fruibilità in condizioni di normalità e di emergenza.
– La razionalità dei percorsi, distinti per tipi di flussi e funzioni.
– La flessibilità degli spazi, intesa all’interno di aree funzionali omogenee, dopo un’attenta analisi delle esigenze funzionali del complesso ospedaliero, garantisce la trasformabilità nel tempo e la loro espansione.
– La umanizzazione è caratterizzata dalla elevata dotazione di spazi e servizi per i pazienti interni ed esterni, per i visitatori e per il personale. Nell’intero sistema-ospedale si richiama la chiarezza e riservatezza dei percorsi del pubblico e dei pazienti esterni, che contribuisce a rendere più gradevole e meno estraniante la circolazione di questi all’interno del complesso.
– Il rispetto delle quantità richieste, in termini di superfici e volumi è stato ottenuto attraverso un attento esame di quanto strettamente necessario al pieno, corretto, efficiente funzionamento del complesso ospedaliero. Il risultato è un equilibrato rapporto tra le superfici destinate ai tre grandi sistemi costituenti l’ospedale: i servizi di degenza, i servizi di diagnosi e cura, i servizi generali nelle loro varie accezioni.

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